Corte Costituzionale arbitro nel braccio di ferro tra Stato e Regioni
L’incontro è dedicato all’attuale assetto istituzionale di riparto delle competenze tra Stato e Regioni in materia di energia così come delineato dalla carta costituzionale e soprattutto dalla recente giurisprudenza della Corte Costituzionale
E' stato rimesso al vaglio della Corte Costituzionale il giudizio sugli profili di legittimità delle normative regionali che hanno inteso limitare, in modo diretto o indiretto, il pieno sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili nei rispettivi territori (attraverso misure quali l’introduzione di contingentamenti, regimi di privativa pubblica, moratorie e divieti generalizzati di localizzazione degli impianti, oneri economici impropri), ma anche di quelle discipline regionali, che hanno introdotto strumenti di incentivo e di semplificazione degli iter autorizzativi non coerenti con la normativa statale di riferimento.
E' stato rimesso al vaglio della Corte Costituzionale il giudizio sugli profili di legittimità delle normative regionali che hanno inteso limitare, in modo diretto o indiretto, il pieno sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili nei rispettivi territori (attraverso misure quali l’introduzione di contingentamenti, regimi di privativa pubblica, moratorie e divieti generalizzati di localizzazione degli impianti, oneri economici impropri), ma anche di quelle discipline regionali, che hanno introdotto strumenti di incentivo e di semplificazione degli iter autorizzativi non coerenti con la normativa statale di riferimento.